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L'Europa inizia a Lampedusa

(www.europalempedusa.it)

L'IISS Caramia Gigante sarà presente all'evento che vrà luogo a Lampedusa dal 30 settembre al 3 ottobre nell’ambito del progetto “L'Europa inizia a Lampedusa”. Vania Giannini, Francesco Laera, Piero Nistrio e Filippo Stasi, della classe quinta A di Alberobello, accompagnati dalla prof.ssa Angelinda Griseta e dal dirigente Raffaele Fragassi, parteciperanno a laboratori ed attività sul tema dell'immigrazione, rappresentando la Puglia con la presentazione di un video selezionato nell'ambito di un concorso indetto dal Miur (vedi locandina della manifestazione) Si tratta di un evento di respiro europeo, al quale parteciperanno altre 35 scuole italiane ed alcune scuole europee, dove gli studenti potranno seguire degli incontri formativi, fino al 3 ottobre, Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione: il 3 ottobre 2013, al largo dell'isola di Lampedusa persero la vita 368 migranti.

Dopo l'esperienza maturata con il progetto scolastico “Mediterraneo, un solo mare, tante storie” e la partecipazione alla Biennale di Arte del Mediterraneo a Tirana, questo progetto costituisce una tappa importante di un percorso formativo che ha consentito di far sviluppare negli studenti riflessioni e consapevolezze, conducendoli a superare barriere e confini mentali e a maturare la necessità di accogliere e capire la sofferenza altrui e di condividerne il carico, superando i confini in un mondo in cui purtroppo qualcuno cerca di incuterci la paura del diverso.

Il video “Be the change” parte dai versi di “Home”, della poetessa Warsan Shire, recitati dagli alunni; i versi si intrecciano con le parole di Harvey e Aisha, ragazzi che sono parte integrante della comunità alberobellese, che dall'autunno 2015 accoglie fratelli e sorelle delle terre al di là del mare.  Il messaggio è un invito ad essere il cambiamento che si desidera vedere attorno a noi,  a farsi attori di una concreta interdipendenza culturale, nella convinzione che la costruzione di muri, fisici e mentali, non ci aiuta perché “il nostro mondo è interdipendente”.

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