PIANO DI REALIZZAZIONE E DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ DI TIROCINIO
A.S. 2020/2021 (D.M. n. 249 del 10 settembre 2010 e D.M. n. 93/2012)
Premessa
Le attività di tirocinio hanno la funzione di favorire l’integrazione tra le conoscenze teoriche in via di acquisizione nel corso di studi e la pratica professionale.
Pertanto, l’esperienza di tirocinio nella scuola offre l’opportunità di accedere a modalità di apprendimento diverse da quelle proposte dall’Università, integrandole, confrontandole, valutandole: in questo modo il tirocinante ha la possibilità di sperimentare modi diversi di costruire le proprie conoscenze.
Nel suo svolgersi ed evolversi, il tirocinio diventa spazio ideale di accoglienza e di valorizzazione delle differenze individuali, di costruzione del senso di comunità, di appartenenza e di apertura al confronto costruttivo.
La pratica del TFA rappresenta una fonte di ricchezza per tutti i soggetti coinvolti: tirocinanti, insegnanti, alunni, università.
Per il tirocinante è occasione di conoscenza diretta del contesto scolastico come ambiente educativo, formativo, relazionale ed istituzionale.
Per gli insegnanti è occasione di confronto tra la professionalità e la ricerca didattica del mondo universitario e costituisce uno stimolo per riflettere sul proprio agire quotidiano.
Per gli alunni, la presenza di altre figure professionali portatrici di nuove occasioni è una risorsa per interagire con diversi stili di insegnamento e per valorizzare le relazioni affettive.
Per gli insegnanti tutor è opportunità di un confronto continuo e di crescita professionale.
Per l’Università è occasione per attuare le premesse atte a saldare le frattura storica fra teoria e prassi.
Il tirocinio rappresenta, infatti, un’innovazione che ridefinisce profondamente l’impianto metodologico della formazione universitaria. Un’innovazione in qualche modo necessaria rispetto agli assetti curricolari dei nuovi Corsi di laurea, non più limitati alla mera trasmissione di conoscenze astratte, ma volti a formare “competenze”, intese come capacità d’uso del sapere nei contesti d’esercizio delle professioni.
Il tirocinio costituisce, pertanto:
- un’importante esperienza formativa;
- un’occasione per applicare e verificare modelli e schemi concettuali, appresi durante il corso di studio, alla realtà operativa della scuola;
- un momento utile per constatare i propri interessi all’interno di uno specifico contesto lavorativo professionale;
- una modalità efficace per comprendere a fondo le logiche di funzionamento delle scuole ospitanti;
- una valida occasione per allacciare rapporti professionali preziosi;
- un’opportunità per raccogliere materiale informativo utile ai fini della stesura della tesi di laurea ed approfondire l’argomento di ricerca di proprio interesse.
Finalità
- Il Tirocinio è parte integrante dei Corsi di Laurea quale esperienza di sintesi fra competenze teoriche e operative, attraverso la formula del tirocinio indiretto, svolto nelle Università, e del tirocinio diretto, svolto nelle scuole.
- Il Tirocinio Formativo Attivo è finalizzato a qualificare e valorizzare la funzione docente attraverso l’acquisizione di competenze disciplinari, psico-pedagogiche, metodologico-didattiche organizzative e relazionali.
- Il Tirocinio ha lo scopo di preparare ed avvicinare gradualmente gli studenti all'esercizio della loro futura professione. L’osservazione diretta e partecipata di reali contesti lavorativi, preparata e, successivamente, supervisionata in ambito universitario, costituisce per ogni studente un graduale inserimento nel mondo del lavoro, poiché gli consente di prendere coscienza dell’effettiva realtà del mondo della scuola.
- Il Tirocinio concorre a:
- sviluppare la consapevolezza di una pratica costruita ed interpretata alla luce della teoria e di una teoria che scaturisce dall’esperienza e dalla sua riflessione;
- sviluppare modalità di apprendimento in loco e confrontare modi diversi di costruire conoscenze;
- sviluppare l’auto-consapevolezza e la coscienza critica sulle strategie di insegnamento e sulla funzione docente.
Organizzazione
- Fase di accoglienza e inserimento
- Fase osservativo-riflessiva
- Fase operativo-riflessiva
- Stesura relazione finale
Fase di accoglienza ed inserimento
- Conoscenza tra tutor e tirocinante
- Presentazione allo staff (Dirigente Scolastico, Collaboratori, Funzioni strumentali, Coordinatori di Dipartimento)
- Descrizione delle aspettative
- Conoscenza della/e classe/i in cui si svolgerà il tirocinio
- Conoscenza della struttura
Fase osservativo-riflessiva
- Conoscenza e riflessione sulla Riforma dell’istruzione secondaria di II grado
- Acquisizione di competenze nel campo della programmazione delle attività
- Predisposizione del piano di lavoro
- Assistenza alle lezioni in classe e nei laboratori
- Presa visione di tutti i documenti di carattere organizzativo e didattico
- Partecipazione riunioni degli organi collegiali
- Partecipazione iniziative di formazione
- Partecipazione incontri Funzioni Strumentali
- Riunioni Consigli di classe, Collegi, Dipartimenti, Commissioni; incontri con i genitori
- Progettazione unità didattiche
- Stesura piano particolareggiato di lavoro su singoli argomenti
Fase operativo-riflessiva
Il tirocinante collabora con il tutor alla realizzazione della Programmazione. Le fasi della Programmazione in cui coinvolgere il tirocinante sono le seguenti:
- Prove di ingresso
- Analisi degli obiettivi e loro definizione operativa
- Scelta delle procedure didattiche
- Contenuti, tecniche, tempi
- Verifica e valutazione
- Attività di recupero
Realizzazione da parte del tirocinante di unità di apprendimento per l’intera classe
- Individuazione di un argomento
- Realizzazione dell’unità didattica con l’utilizzo delle nuove tecnologie
- Conoscenza delle strategie didattiche necessarie per il raggiungimento degli obiettivi
Competenze in uscita del tirocinante
- Predisporre attività atte a promuovere in ogni alunno metodi di apprendimento autonomi, flessibili, riflessivi e critici
- Relazionarsi con i singoli alunni, con l’intero gruppo classe e con le figure operanti nell’ambito scolastico
- Progettare e gestire gli interventi di apprendimento
- Rendere significative e motivanti le attività didattiche per stimolare interesse in tutti gli alunni
- Autovalutare in itinere le proprie competenze per realizzare la formazione continua
- Partecipare alla gestione della scuola
- Utilizzare gli strumenti tecnologici e la “rete”
- Rispettare il codice deontologico
- Aver acquisito capacità di lavorare con ampia autonomia anche assumendo responsabilità organizzative
- Aver acquisito capacità pedagogiche, didattiche, relazionali, gestionali.
- Essere in grado di gestire la progressione degli apprendimenti adeguando i tempi e le modalità alla classe, scegliendo di volta in volta gli strumenti più adeguati al percorso previsto (lezione frontale, discussione, simulazione, cooperazione, laboratorio, lavori di gruppo)
Patto Formativo
Il Tutor deve:
- Rispettare quanto stabilito nel Progetto di Tirocinio
- Essere coerente e presentarsi in modo chiaro e trasparente
- Essere un facilitatore dell’apprendimento, fornendo supporto attraverso risorse, conoscenze teoriche e idonee esperienze
- Svolgere un’azione di guida, di sostegno e di orientamento, conducendo il tirocinante verso un atteggiamento riflessivo
- Valutare e stimolare l’autovalutazione del tirocinante per orientarlo verso una didattica innovativa
- Portare a conoscenza del tirocinante il codice deontologico dell’insegnante
Il Tirocinante deve:
- Seguire le indicazioni del Tutor e degli insegnanti ospitanti e fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo o altre evenienze
- Essere responsabile del proprio percorso formativo, assumendo un atteggiamento propositivo
- Inserirsi nel contesto scolastico, rispettando gli obblighi di riservatezza circa le notizie relative agli alunni di cui venga a conoscenza
- Rispettare i regolamenti della scuola e le norme in materia di igiene e di sicurezza
Nominativi tutor:
Gentile Antonia
Darconzo Adriana
Branà Vittoria
Sabato Maria Sofia
Salamida Serena
Trulli Aurelia
Si allegano CV dei tutor